Potrei scrivere dell’ottimo livello di raffinatezza della cucina, o della apprezzata disponibilità di chi lavora nell’hotel, che a mio parere va ben oltre la dovuta cortesia e gentilezza, o ancora della attenta pulizia delle camere … Ma non lo farò. Non lo farò perché per me descrivere il soggiorno al Savoy significa andare ben oltre un riduttivo e, di solito, sterile esame dei dettagli, magari cercando astratte e sempre discutibili correlazioni con il prezzo. Per me è soprattutto una questione di sensazioni e di interiorità; è il quadro d’insieme che mi fa amare questo hotel. Mi piace arrivare e sentirmi subito a casa e perfettamente a mio agio. Mi piace uscire dall’ascensore e trovarmi nel corridoio che spalanca lo sguardo verso il mare e adoro le colazioni e le cene sulla terrazza direttamente sulla spiaggia. Mi piace quel sottile e perfetto equilibrio raggiunto tra le dimensioni, la qualità e la familiarità, sentirmi qualcosa di più di un numero di camera … e mi piace il bar con le cartine nautiche e gli oblò che ogni tanto ti fanno sentire a bordo di una nave. Mi rasserena l’idea che le mie nipotine possano giocare tranquille su una spiaggia privata mai troppo affollata e a portata di sguardo, con il bagnino che sa esattamente chi sono e cosa stanno facendo, mentre io leggo il giornale o navigo su internet a dieci metri da loro davanti a un caffè o a un aperitivo. E la mattina spalancare la finestra e respirare il panorama dal quarto piano su mezza Liguria. La sensazione, permanente, di stare bene lì e in quel momento, mentre la vita e il tempo scorrono un po’ più adagio… Mauro Angelo G.
Consiglio sulle camere: Optare per le camere sul mare